lunedì 14 marzo 2011

Ho studiato arte al Dams

Per essere precisi, mi piace dire di essere laureata in Metodologia della critica delle arti.
La stessa cosa di scienze delle merendine, direte voi.
E invece no.
Ho scelto di studiare la storia dell'arte (e avrei potuto studiarla ancora meglio, in verità) perché poche cose emozionano come una volta ben affrescata.
Perché non sono molte le cose più belle di un Correggio nel Duomo di Parma, visto da vicino.
Perché l'essere umano, anche se non lo sa, ha costruito arte dappertutto (o quasi), perché ne è circondato e non lo sa. Perché le bellezze rinascimentali sono uniche, perché il concetto di arte concettuale mi fa ridere, perché nei musei c'è silenzio, perché il Dams di Bologna non è più quello di una volta ma è stato un'esperienza che rifarei altre dieci, cento, mille volte. L'ho scelta perché, poi, avrei conosciuto Olga.
Ho scelto l'arte perché Antonio Paolucci è un incantatore di serpenti.
L'ho scelta prima di conoscere Mario, se no potrei dire di averla scelta perché a lui non interessa. L'ho scelta perché mi piacciono i dettagli.
L'ho scelta perché, quando ero piccola, mio padre dipingeva e suonava la chitarra.
L'ho scelta perché oggi, alla discussione della tesi, la Professoressa Borgogelli è stata uno spasso, e mi è piaciuta tanto.
L'ho scelta perché la cultura è importante. L'ho scelta perché la laurea in Architettura era troppo tecnica e sarei finita come Piranesi, a disegnare cartoline per i giapponesi che ancora oggi vengono a fare il Gran Tour.
L'ho scelta perché se l'arte non si studia in Italia, allora, non ha senso studiarla da nessuna parte.
L'ho scelta per tanti altri motivi.
E, ora, non smetterò di studiarla.

3 commenti:

  1. Congratulazioni Dottoressa! Da coetanea e romana all'estero mi fa piacere leggerti e aver dipinti nella mente i luoghi di cui parli. In bocca al lupo per ciò che arriverà adesso :) Giulia

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  2. un bacio per te e uno per la topolina
    :)
    fp

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