martedì 16 agosto 2011

Vento d'estate

E adesso, dopo un mese e mezzo di mare, dopo i vari festeggiamenti, dopo aver finito l'unguento solare (e non avere intenzione di comprarne altro), dopo aver fatto passare l'ennesima estate senza feste e discoteche, dopo non aver visto nessun vip a Milano Marittima, dopo aver visto che Cervia è sempre uguale, beh, adesso posso dire che ha preso avvio la fase calante, quella in cui il mare non ha più niente di poetico, quella in cui non sento più i profumi di grigliate di pesce ma solo il puzzo di letame che arriva dai campi circostanti.
La fase calante, quella in cui l'estate comincia a starmi ben stretta (per non dire ampiamente sul cazzo).

venerdì 5 agosto 2011

Italie diverse

Sì, l'Alto Adige sarà pure tutto bello, pulito, ordinato, silenzioso.
Ma stamattina, all'edicola del paese, avevano solamente due copie di Repubblica.
Questo per dire che c'ho pensato: c'è stato un temporale forte, fino a poco fa. E dal balconcino della stanza ho guardato le case intorno.
Densità zero.
Rumore zero.
Italiani zero.
Sarà bella la montagna, ma questa (come del resto l'Alto Adige tutto, e forse il resto delle Dolomiti e delle Alpi) è lontana anni luce dall'Italia, quella viscerale, quella in confusione, quella colorata, quella viva.
E questo lo trovo un punto a sfavore non irrilevante.