sabato 11 agosto 2012

GUARDARE LE OLIMPIADI O DIRE CAZZATE?

Non ho dubbi che Massimo Gramellini sia contento dei 153 commenti che seguono il suo articolo "Troppi giochi" apparso su La Stampa il 10 agosto. L'ha sparata grossa e questo in giornalismo, si sa, premia sempre.
Scrive, Gramellini:
"Faccio un tifo affettuoso per le ragazze coi nastri e le clavette, eppure non posso evitare di domandarmi: siamo alle Olimpiadi o al circo Togni? Ho il massimo rispetto per coloro che li praticano con dedizione e destrezza, ma ai Giochi ci sono sport che sembrano, appunto, dei giochi."
Lui le ragazze della ritmica le segue con "affetto". Così come seguirà con affetto tutti i praticanti di quegli sport che, secondo la sua modestissima opinione, appaiono più come giochi da circo che come discipline degne di un'Olimpiade.
Innanzitutto mi piacerebbe venire a conoscenza del metro usato da Gramellini per decretare chi e cosa valga a sufficienza per essere ritenuto adeguato ai tornei Olimpici.
In secondo luogo, non sono riuscita a cogliere un'accusa realmente sensata. Perché quella di "sembrare giochi" è un'accusa francamente risibile.
Continua, poi, il nostro giornalista:
"Ieri, prima delle clavette, ho visto gente buttarsi da un muro con delle bici e poi pedalare sopra le montagne russe. Sembrava una pubblicità sullo stato d’animo dei risparmiatori italiani o uno spareggio di «Giochi senza frontiere». Invece era una gara olimpica, il Bmx."
Il Bmx.
Ecco, probabilmente prima di vedere quella gara Massimo Gramellini non sapeva nemmeno cosa fosse. E allora basta dirlo, dillo che non sei un appassionato di sport. Che forse questa sorta di rubrica sulle Olimpiadi gli è stata commissionata da La Stampa ma lui, in realtà, non se ne intende.
Il Bmx è letteralmente il Motocross in bicicletta. Io non ne conosco la preparazione, perciò sto zitta. Ma Gramellini vi si può cimentare, per provare a capire se si tratti di un giochetto buono per i Giochi della Gioventù scolastici (ho letto che nella categoria Elite gareggiano dai 19 anni in su, anche quelli della sua età.

Non è finita qui:
"Poi ci sono le sirenette che danzano in acqua. E quelle che prendono a racchettate un volano come bambini sulla spiaggia. Perché il volano sì e il calciobalilla no? E il flipper? E il vecchio caro ruba-bandiera? Il tiro alla fune in tv sarebbe uno spettacolo, per non parlare della corsa nei sacchi: vedrete che la inseriranno in programma, prima o poi."
Come anche Massimo Gramellini saprà, Volano è il nome italiano per il Badminton. Ma forse lui non sa che è uno degli sport di racchetta più rapidi, in cui prontezza fisica e di riflessi devono essere al massimo. E, tra l'altro, sport assai antico.
E le "sirenette che danzano in acqua"? Le parole non sarebbero nemmeno degne di commento.
Le sirenette sono le ragazze del Nuoto Sincronizzato. Anche a proposito di questo settore, se vuole, Gramellini può documentarsi, per provare a comprendere cosa stia dietro all'esercizio al quale lui assiste dal divano di casa.

E' convinto che i Giochi Olimpici propongano troppe discipline. Parla di "troppismo"
Dice proprio così e io, mentre lo rileggo, ho la pelle d'oca:
"Questo troppismo è il sintomo di una civiltà guastata dall’incapacità di scegliere e dalla smania di accontentare qualsiasi nicchia. Si pubblicano troppi libri, si organizzano troppi convegni, stipando il palco con troppi ospiti. Si fa assomigliare la vita a certi buffet economici, dove la qualità non eccelsa dei cibi è mascherata dalla loro esorbitante quantità."
Dice che le troppe discipline olimpiche sono simbolo di una civiltà con "smania di accontentare qualsiasi nicchia". E meno male, rispondo io.
Perché non lasciamo a casa i calciatori dalle Olimpiadi, per esempio? Eh?
Siamo bombardati per 300 giorni l'anno di partite calcistiche: campionato italiano e campionati esteri, Champions League e Coppa Uefa, Coppa Italia e via dicendo.
Non bastano? No, ci sono anche le Olimpiadi di calcio.
Preferisco il Badminton e la Ginnastica Ritmica allora, che non sono caricati da sponsor, i cui atleti non sono milionari e faticano allo stesso modo.

L'ho già detto, ma ringrazio infinitamente Massimo Gramellini per aver dato pubblicamente prova di quello che io personalmente penso di lui da sempre: saccenza, arroganza, sufficienza e ignoranza.
Conosco il giornalismo e capisco le provocazioni, ma la mancanza di delicatezza, rispetto e sensatezza (oltre che di una minima conoscenza di ciò di cui si parla) nei giorni in cui si svolge la gara più importante per le atlete di Ginnastica Ritmica come per gli atleti degli sport da lui menzionati sono prova di una sua certa povertà.

Sarebbe quindi un bene non dire che cazzate così, giusto perché ci si annoia davanti il televisore in queste calde giornate di agosto.
Quindi non diciamole, queste stupidaggini.
Io sono stata una ginnasta agonista e parlo, a ragion veduta, solo per la Ginnastica Ritmica, Sport con la "Esse" maiuscola, che richiede una preparazione atletica, un coordinamento e una fatica fuori dall'immaginazione di chi non l'h praticata e dall'immaginazione dello stesso Gramellini. Almeno 8 ore di allenamento giornaliero per le ragazze "che giocano coi nastri" che lui ha guardato e tifato "affettuosamente" durante queste Olimpiadi.
Un allenamento che non consiste nel preparare un balletto, ma nello stringere i denti e sudare, caro Massimo. La Ginnastica Ritmica non la si fa per tenersi in forma così come si può fare aerobica un giorno alla settimana, in palestra. Ma la si fa per passione e con una forza di volontà non comuni.
Lo sapeva anche la mia professoressa di educazione fisica, a scuola, quando mi ripeteva che con la giusta preparazione fisica con cui la Ritmica imposta le proprie atlete si è in grado di praticare con successo una buona parte (se non la maggior parte) degli sport.

Per finire, Massimo Gramellini, da ragione a tutto quello che ho detto specialmente nelle ultime righe del suo allucinante pezzo:
"Per fortuna la memoria è selettiva e alla fine dei Giochi trattiene il ricordo di chi corre, nuota, tira di scherma e gioca a basket o a pallavolo. La memoria è più saggia di noi: le interessa solo l’essenziale."
Ecco, abbiamo capito.
Gramellini alle Olimpiadi vuole solo cinque discipline: l'Atletica, il Nuoto, la Scherma (che anche se Montano va ai reality è comunque uno sport di nicchia, glielo faccio presente), il Basket e la Pallavolo.

Io non aggiungo altro ma, forse, gli antichi Greci (e forse anche gli Dei dell'Olimpo) si staranno rivoltando nella tomba perché forse Gramellini non sa nemmeno che già nelle edizioni a.C. erano più di venti gli sport presenti ai Giochi, e gli unici a non potersi preparare per parteciparvi erano gli schiavi, i barbari, gli assassini e i sacrileghi.