lunedì 3 gennaio 2011

Voglia di bistrot

E allora domani sarà Parigi.
La prima avvertenza, per noi genitori, è senza dubbio far sì che a Clara, da vero topino qual'è e vista la salivazione che ha quando vede e odora il cibo, non venga in mente di raggiungere Ratatouille al suo bistrot e decida di rimanere con lui a fare il topino parigino cuciniere.

6 commenti:

  1. Sapevi che alle origini:

    "Molti artisti in genere e scrittori in particolare si rifugiavano nei bistrot per creare i loro capolavori, visto che non avevano il denaro per riscaldare le case o le camere che abitavano (dato che gli artisti quasi sempre erano squattrinati)." [cit. Wikipedia]

    S

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  2. Alle origini di cosa?

    Sono esistiti anche molti artisti piuttosto alto borghesi.

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  3. Indubbiamente saranno esistiti artisti piuttosto alto borghesi e nessuno lo mette in dubbio! Alle origini dei bistrot...

    S

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  4. Ma è un'affermazione che non mi piace.
    Ognuno se ne stava dove meglio credeva.
    Dipende, poi, da che soggetti erano dipinti.
    Poi, non dimenticare che quelli delle "origini" dei bistrot sono anni in cui è molto diffusa anche la pittura en plein air.

    Altra cosa è la concezione di Cabaret..

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  5. Ma la mia non era un presa di posizione. L'intenzione era solo di far notare il legame carino che c'è tra i bistrot e gli artisti, almeno credevo fosse un legame simpatico(e lo credo tuttora)! E nemmeno sottolineavo che fossero più o meno squattrinati ma noto comunque che sei stata pronta a difendere la categoria! Ne fai parte?

    S

    S

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  6. Mi sarebbe piaciuto..
    Ma diciamo che non sono più questi gli anni per fare l'artista squattrinato da bistrot, o anche solo quello benestante dei salotti..
    Oggi pochi artisti e molti galli e galline..non c'è il clima giusto..

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