venerdì 15 aprile 2011

Vergogna.

Allora, ho accompagnato Clara all'asilo per il quarto giorno.
Lì va tutto bene e non è di questo che voglio parlare.
Sono tornata a casa e ho acceso il pc, sono andata sul Repubblica.it e mi è venuto da piangere.
La pagina online si apre, ovviamente, con la notizia della morte del povero volontario pacifista italiano, Vittorio Arrigoni, rapito da un commando di estremisti a Gaza.
Subito sotto inizia la sfilza di "notizie" riguardanti il bunga bunga di Berlusconi, con quelle ultime due oche che si dicono, adesso, scandalizzate per il bacio alla statuetta del dio Priapo e altro ancora.
Mi è venuto da piangere perché non è possibile l'accostamento o, perlomeno, non è più tollerabile.
L'accostamento tra disgrazie e disperazioni reali, tra racconti da una parte di mondo che vive momenti apocalittici, che non sa come uscirne e, dall'altra parte, le vicende di un vecchio porco che, lo spero, almeno nella sua intimità e solitudine inizi a faticare a sopportarsi da solo.
Non è possibile continuare, dopo mesi e per chissà quanto altro tempo ancora, a leggere e dare ugual rilevanza (se non maggiore) ai battibecchi tra lui, Fede e un marasma di zoccole (che, per carità, avranno fatto le loro scelte da libere donne, ma a me non interessano).
E' inaccettabile non approfondire la gravità e la drammaticità dei fatti di Gaza e dei paesi del Nord Africa, per esempio. E' inaccettabile che di fronte a drammi mondiali e a popolazioni disperate qui, in Italia, non si parli praticamente d'altro che di un vecchio pervertito, che se fosse anche solo un po' meno ricco verrebbe (lo spero) sfanculato anche dai suoi camerieri.

5 commenti:

  1. e intanto mario adinolfi parla dell'ottima notizia di alfano telecomandato da berlusconi e delle proprie performance a poker.
    ma lui non è un giornalista.

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  2. Quella su Alfano è un'opinione di Mario, che lo conosce e crede che (se sbloccato dalle logiche berlusconiane) possa fare un buon lavoro.
    Non mi sento di dargli pienamente torto..bisogna vedere che succede.
    Almeno The Week non si occupa strettamente d bunga bunga, e questo è un fatto.

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  3. e, anzi, The Week è molto più attento alle dinamiche sottili del paese rispetto a un quotidiano medio italiano

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  4. veramente The Week non è un quotidiano.
    ma non è nemmeno un settimanale o un mensile.
    semplicemente è un progetto che dopo 3 numeri è morto là.
    come Mediaquotidiano a suo tempo.
    Se non sai cosa sia, chiedi a Mario.

    Leggi Il Post piuttosto...

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  5. ho detto quotidiano, avrei dovuto dire testata..e vabbè!

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