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giovedì 7 aprile 2011

Oggi

E Ada è un nome che mi è sempre piaciuto tanto. Da quando guardavo a ripetizione I Misteri Della Giungla Nera, da piccolina, dove la figlia dell'ufficiale inglese si chiama, appunto, Ada.
Quanto era (è) bella quella ragazzina bionda con il tika sulla fronte, rapita dalla setta dei Thugs e costretta divenirne la sacerdotessa.
Tutto ciò perché avevo detto che questa mattina avrei portato Clara (che se suo padre non si fosse chiamato Adinolfi lei si sarebbe chiamata Ada) al parco di Villa Ada.
E invece abbiamo fatto un picnic nel parco di Villa Borghese e passeggiato con Flaminia e il suo cucciolo Matisse.
Bella giornata, anche se ora la casa mi aspetta per essere ripulita da cima a fondo.
Sarei andata al cinema a vedere Il cigno nero, mentre Clara sta con la nonna paterna, ma le lavatrici da fare sono troppe, così come le stoviglie nel lavello.

Buon proseguimento a tutti.

lunedì 4 aprile 2011

Punti di vista

Sull'autobus c'erano due signori che parlavano dei loro cani. Non ricordo la razza ma, da come ne parlavano, dovrebbero essere due bei cagnoni grandi.
Dicevano che sono come delle persone, che al posto dei figli loro hanno il cane.
Beh, mentre li ascoltavo ho pensato che io aspetto impaziente il giorno in cui potrò parlare con Clara e aspettarmi una sua risposta. Insomma, il giorno in cui potremo interagire come due esseri umani.
E ho concluso che avere un cane al posto di un figlio equivarrebbe ad aspettare quel giorno in eterno. Perché Clara, a quasi nove mesi, è (forse) poco più di un cane, giusto perché ha cominciato a dire un timido maaa-ma.

mercoledì 23 marzo 2011

Sensazioni

C'è questa cosa assurda per cui, ogni volta che lavo una melanzana, mi sembra di accarezzare il manto di una balena.


Ma ha la buccia così liscia e lucida.
Sono pazza?

venerdì 18 febbraio 2011

Si massaggiano vitelli

Leggo la notizia sempre su Venerdì di Repubblica (pag. 74, mi scuserete ma oggi è, appunto, venerdì). Non la trovo in rete, così da non poter mettere qui il link. Il succo del discorso è, comunque, questo:
mi piace la carne, amo le fiorentine, gli hamburger e le polpette.
Ma pensare che quegli animali, che poi mangiamo, vengano umiliati in questo modo, a suon di massaggi alla birra, mi fa inorridire.

venerdì 4 febbraio 2011

In principio era la foresta

L'Amazzonia.
Una delle cose che mi ricordo del mio essere bambina è, senza dubbio, il mio voler far parte di una tribù amazzonica.
Il libro della giungla, il cartone animato Disney, ha avuto un'influenza notevole su di me. E se si conta poi che dai cinque anni in su, per un bel po', ho portato i capelli alla Mowgli, si può parlare di una vera e propria immedesimazione.
Con la differenza che Mowgli è indiano, mentre io volevo andare in Amazzonia.
Non so perché, ma per diversi anni sono stata certa di questa cosa. Volevo andare via da Forlì per vivere nella foresta amazzonica.
Quando arrivò internet in casa, la prima cosa che feci fu pianificare il mio viaggio verso quelle foreste.
Ero affascinata dalla vita vissuta a piedi nudi sulla terra, con un panno legato intorno alla vita e poco altro. Volevo arrampicarmi sugli alberi.
Ovviamente non se n'è fatto più nulla.
Quindi, ora, mi auguro anche io che loro possano continuare a viversene in pace, nel modo e nel mondo incontaminato che li ha circondati fino a oggi.

mercoledì 2 febbraio 2011

Concerto volante

Oggi mi sento animalista.
Anche se i gabbiani, pur essendo simbolo di libertà, mi fanno un po' paura.
Il loro canto mi piace.