Io e Mario abbiamo visto The Social Network.
Il film che racconta la nascita di Facebook.
Il regista è uno di quelli che piacciono a Mario: resosi noto alle cronache per aver diretto Seven, a "soli" 33 anni, e pochi anni dopo Fight Club.
The Social Network è, di fatti, un film girato molto bene, pur non vantando un cast di fama come per i precedenti film.
La storia è quella che, ormai, più o meno tutti abbiamo sentito raccontare. Tutti ne hanno parlato e ne parlano, e (quasi)tutti ne fanno parte (del social network in questione).
C'è Mark Zuckerberg, il genietto dei giorni nostri che, con la sua idea di rete sociale, ha provato a smontare il numero di Dunbar (per me non c'è riuscito.. sarebbe come dire che conosco tutte le poesie di Pascoli a memoria, anche se le recito con il libro in mano e leggendo).
Il ragazzo, ad ogni modo, ha avuto un'ottima idea, anche se gli amici che lo hanno aiutato e, spesso e volentieri, hanno avuto compiti più tecnici dei suoi, passano un po' per i figli della schifosa. Soprattutto se si tiene conto che Zuckerberg, questa idea del FacciaLibro, l'ha praticamente rubata a chi, conoscendone l'ingegno, gliel'aveva commissionata (se pur ristretta all'ambito universitario).
Oggi Facebook ha "cambiato" la socialità, la società e, soprattutto, la vita di Zuckerberg in meglio e quella degli adolescenti in peggio.
Morale della favola: 1) Zuckerberg è intelligente e antipatico. Deve queste due componenti alla suo essere geniale. Ma lo è in quel modo per cui risulta anormale, paradossalmente asociale, malato, disturbato, incapace di condividere qualsiasi cosa. Almeno da quel che si evince guardando il film, non ne esce certo bene.
2) Da parte mia, mi auguro che quando mia figlia userà la rete, Facebook non esista più.
Ma questo resta un sogno impossibile..è più probabile che si ritroverà ad armeggiare qualcosa di molto peggiore.
non so se è romanzata, ma se fosse la verità, facebook e la storia del film parte per "colpa" di una donna!!! Siamo sempre lì...la PATATA muove l'universo!
RispondiEliminaE che ce voi fa?
RispondiEliminaChe che se ne dica..siamo donne, oltre le gambe c'è di più