Anche se, a mio avviso, l'aspetto da rimarcare sarebbe stato più propriamente quello della sua delinquenza. Sarà che io, in quanto donna, non mi sento in realtà offesa dai suoi comportamenti. Sarà che non ho capito contro cosa le prostitute manifestassero.
Sarà che non sono femminista.
Sarà che l'aspetto della donna violata mi sembra tanto un discorso un po' così.
Ci sono tante donne (e, diciamolo, pure tanti uomini) che sarebbero ben felici di farsi violare allo stesso modo, a suon di quattrini, come quelle dell'affaire berlusconiano.
Tanto più che queste, le Ruby & Co., risultano tutte ben più che consenzienti, consapevoli e determinate.
Comunque c'era tanta gente.
Era una bella piazza colma di persone stanche, ma stanche di una politica malata (non di figa, quella è una malattia comune a più o meno tutti), stanche dei soprusi di una classe al potere che solo al potere pensa.
Erano stati distribuiti piccoli manifesti con su scritto: "Ci ruba i soldi, la cultura e la dignità". Di soldi, veramente, si pensa di esserne derubati con qualsiasi governo al potere. E' così e non è contestabile.
La cultura è un punto giusto su cui riflettere. La dignità, beh, io davvero non capisco cosa c'entri.
Casomai l'indegno è lui.
Ieri sono arrivata a Piazza del popolo dieci minuti prima che la manifestazione finisse. Così, per fare un sopralluogo. Giusto il tempo di "raccogliere" un occhiolino e qualche "complimento", più che altro da qualche marito accompagnatore delle manifestanti.
Lo ammetto candidamente, fossi nelle loro mogli mi sentirei offesa da quei gesti, piuttosto che dalle manie di un vecchio, porco e pazzo.
Il problema è capire di cosa e come si voglia discutere.
Allora, per correttezza, bisognerebbe almeno mettersi d'accordo sul movente della manifestazione.
Si discute della posizione della donna, in generale?
Si discute della delinquenza di Berlusconi (e qui siamo d'accordo)?
Si discute, in confusione, su più fronti, contemporaneamente, senza che questi abbiano un nesso fra loro?Lo sfruttamento e l'induzione alla prostituzione sono reati cui deve rispondere, fatti di cui deve vergognarsi, ma atti che non vedo come offendano la dignità della donna, in generale.
La donna, in generale, non mi sembra particolarmente messa in discussione da Berlusconi.
Spesso è messa in discussione dalla donna stessa, dall'uomo in generale, dal costume e dalla moda, dallo spettacolo.
Berlusconi ne usufruisce come tanti ne usufruiscono. Berlusconi usufruisce di donne che si prostituiscono, o si vendono, per scelta. Che sia condivisibile o meno, il percorso di queste donne non è attribuibile a Berlusconi e al berlusconismo.
Accade, alla stessa maniera, che donne vengano piazzate "in alto" per motivi non pienamente chiari anche tra le parti non berlusconiane (non solo a sinistra), oggi così indignate.
Questo è un modesto pensiero. Da donna non schierata, da donna che, se l'essere umano fosse completamente intelligente e responsabile, sarebbe per l'anarchia.
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